Vi presentiamo un libro di storie.
Riguarda vicende di alcune antiche genti che hanno vissuto nel I millennio a.C. nei territori della Magna Grecia.
È una storia di mobilità e incontri, perché per tutti, Greci e Italici, la rete di connessioni e il rapporto con gli altri sono stati la cifra esistenziale più rilevante della vita quotidiana.
È questo il «Mondo Nuovo» che dà il titolo al saggio di Massimo Osanna, Direttore generale dei Musei del Ministero della Cultura.
Un paesaggio dell’incontro che solo l’archeologia può aiutarci a riscoprire, restituendo voce a oggetti e strutture di per sé muti, raccontando chi li ha realizzati, usati, trasformati in memoria o distrutti. Reperti capaci di narrare le storie di uomini e di popoli che in questa terra si sono incontrati, affrontati, amalgamati in un processo dinamico e senza soluzione di continuità.
Domenica 4 agosto, alle ore 19:00 al Museo e Giardini di Pitagora di Crotone, Osanna illuminerà il rapporto tra Greci e non Greci, mai univoco né scontato; ridefinirà l’idea stessa della «colonizzazione» per come la immaginiamo comunemente, spostando l’accento sui fenomeni di ibridazione che in Magna Grecia sono stati frequenti e articolati.
Ad introdurre l’incontro, il docente di Archeolgia classica presso l’Università della Campania Carlo Rescigno, con i saluti del Presidente del Consorzio Jobel Santo Vazzano.
Interventi con l’autore a cura del Direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari Filippo Demma.
Un lavoro avvincente sulla memoria degli oggetti, dei luoghi, sulla memoria dei morti (quello che le tombe ci dicono), perché l’archeologia è fondamentale per ricostruire le storie non raccontate dalla Storia, il rumore di fondo dei frammenti, “vivo” e “parlante”.